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giovedì 20 giugno 2013

KISS @ FORUM ASSAGO 18/06/2013


Sono le 21 in punto quando le luci del Forum si spengono e parte il "claim"
più famoso della storia del rock:

YOU WANTED THE BEST ? YOU GOT THE BEST ?
THE HOTTEST BAND IN THE WORLD..... KISS !!!

Da quel momento, e per due ore filate, è l'apoteosi assoluta.
Musica, botti, fuochi, coriandoli...
Un copione studiato alla perfezione che si ripete da oltre quarantanni e,
nonostante questo, sempre attuale.
Non un semplice concerto bensi' un vero e proprio circo
dai mille colori e dalle innumerevoli attrazioni.
Chitarre sputa-fuoco, musicisti che volano sulle teste dei presenti
o vengono innalzati fino al tetto della struttura, pyros e ed effetti scenici a non finire.
Impossibile descrivere in poche righe tutto quello che accade
durante uno spettacolo dei Kiss.
Gene Simmons e Paul Stanley, varcata la soglia dei sessantanni,
sono ancora due "macchine da guerra" che non temono alcun rivale.
Il carisma e la presenza scenica non sono doti che si comprano al supermarket;
in Gene e Paul queste qualità sono innate e presenti in quantità industriale.
Da qualche anno la formazione del "bacio" si è stabilizzata con l'ingresso
in formazione del chitarrista Tommie Thayer (ex roadie della band) e
del batterista Eric Singer.
Due musicisti di livello assoluto che ricoprono alla perfezione il ruolo
a loro assegnato dai due leader;
ottime spalle dei protagonisti Gene e Paul, la giusta visibilità
ma senza esagerare :-)
E la musica? Direte voi...
Tranquilli, di quella ce n'è in abbondanza ed è di ottima qualità.
Non si resta per quarantanni sulla cresta dell'onda solo grazie
a qualche fuoco pirotecnico e un abbondante face-painting.
Dall'opener "Psycho circus" (Welcome to the show!)
alla conclusiva "Black diamond" passando per la famosissima
e cafonissima "I was made for lovin' you",
è tutto un susseguirsi di hit storiche e classici immortali.
Impossibile restare immobili durante l'esecuzione
di canzoni del calibro di "I love it loud", "Deuce", "Detroit rock city",
"Shout it out loud".
Sfido chiunque a non cantare a squarciagola i chorus di "Love gun" e,
soprattutto, "Rock n roll all nite".
Sarà davvero un brutto giorno quello in cui questi mostri sacri
decideranno di appendere gli strumenti al chiodo.
Come dice giustamente il buon vecchio Gene:
ogni cosa ha una sua fine.
Per i Kiss, e per i loro fans, questo momento potrebbe non essere lontano.
Il consiglio spassionato è di andarli a vedere ogni volta che passeranno
dalle vostre parti!


- Psycho circus
- Shout it out loud
- Let me go rock n roll
- I love it loud
- Hell or hallelujah
- War machine
- Heaven's on fire
- Deuce
- Say yeah !
- Shock me / Outta this world
- God of thunder
- Lick it up
- Love gun
- Rock n roll all nite
- Detroit rock city
- I was made for lovin' you
- Black diamond.





VENEZIA-MONZA 3-2





Non pensavo di poter stare così male per una sconfitta del Calcio Monza.
La partita contro il Venezia che ha sancito per la squadra brianzola
la permanenza in Lega Pro 2 è l'ennesima delusione di una storia centenaria e
un boccone davvero amaro da mandare giù.
Fin dall'inizio la stagione si presentava difficile.
Le solite vicissitudine societarie, una squadra fatta al novanta per cento
da giovani alla prima esperienza in categoria e, soprattutto, i sei punti
di penalizzazione (ingiusti) per una vicenda dai risvolti ancora oscuri.
Nonostante questi problemi la squadra ha iniziato una cavalcata irresistibile
trascinata dai colpi di genio del fenomeno Andrea Gasbarroni
(cosa ci faccia un giocatore del genere in C2 è un mistero che non si
riesce a spiegare).
Al termine di un campionato vinto sul campo per il totale dei punti fatti,
il Monza, a causa della penalizzazione, ha dovuto affrontare i playoff.
La semifinale contro il Bassano non ha presentato particolari problemi
e la doppia vittoria nei due incontri ha evidenziato la supremazia dei biancorossi.
Stessa supremazia si è avuta anche nel confronto contro i lagunari
dominati per 170 minuti su 180.
Il pari dell'andata lasciava al Monza un solo risultato utile per garantirsi la promozione.
Il 2-1 a cinque minuti dal termine era la naturale conseguenza di quello che si è visto
sul campo neutro di Portogruaro.
Ma il dio del calcio, beffardo e dispettoso come non mai, era in agguato.
Dal possibile trionfo si è passati in cinque minuti al dramma sportivo.
Un finale incredibile al termine di una stagione da protagonisti assoluti.
Ripartiamo insieme.
FINO ALLA FINE, IL CALCIO MONZA!

venerdì 31 maggio 2013

INFERNO



Dan Brown ha colpito ancora !
Non pago dei trionfi mondiali riscossi con "Il codice da Vinci" e
"Angeli e Demoni" (e film relativi...); e nonostante il mezzo passo falso
de "Il simbolo perduto", l'autore americano scrive il suo miglior romanzo.
Gli ingredienti sono quelli soliti delle sue opere.
Misteri, simboli da decifrare, piste da seguire, una grande "Caccia al tesoro".
Anche il protagonista è sempre lui: il Professore Robert Langdon, studioso di simbologia.
Come mai si trova in un ospedale di Firenze? Perchè non ricorda nulla di
quello che gli è accaduto nei due giorni precedenti? Chi ha tentato di ucciderlo?
Partendo da queste semplici, se pur inquietanti domande, Langdon si trova a vagare per
la città toscana accompagnato dalla Dottoressa Sienna Brooks, l'unica persona che,
pare, abbia a cuore la salute del Professore.
Le tracce da seguire rimandano, di continuo, alla Divina Commedia di Dante
e in particolar modo al suo "Inferno".
I parallelismi tra il capolavoro dantesco e le dis-avventure che capitano a Langdon
sono molteplici e tocca a lui, naturalmente, svelare i molti intrighi e trabocchetti
che gli capitano davanti. Tra morti misteriose e indizi nascosti Dan Brown
ci travolge con un'avventura che lascia senza fiato.
Ma non solo. Questa volta l'autore ci pone dei quesiti e senza dare una risposta
ci mette davanti a una, ipotetica, scelta.
Se tu potessi con un solo gesto eliminare metà della popolazione mondiale lo faresti?
Certamente no! Ma se ti dicessero che compiendo quella scelta salveresti
l'altra metà e l'intero genere umano?
Adesso la risposta non è più così scontata....
Il vero colpo di genio dello scittore è che in questa opera non c'è il cattivone di turno
o i soliti, stereotipati, assassini senza scrupoli.
Non vorrei dilungarmi troppo per non svelare nessuno dei misteri del libro.
Due sole critiche per quello che mi riguarda:
1) la relativa semplicità degli enigmi proposti. Con un pò di attenzione si capisce presto
    dove l'autore voglia andare a parare;
2) in certi frangenti (soprattutto nella parte, cospicua, ambientata a Firenze) sembra di
    essere alle prese con una guida turistica. Io a Firenze ci sono stato, mi piace e certe
    descrizioni non mi hanno infastidito più di tanto ma è vero che a volte risultano eccessive.
In definitiva, un ottimo lavoro che conferma Dan Brown come leader indiscusso del genere.
Astenersi dalla lettura intellettualoidi e snob vari.

Voto : 5/5




domenica 26 maggio 2013

mercoledì 22 maggio 2013

LA PROMESSA



Bel film diretto da Sean Penn e con un cast stratosferico.
Tratto da un romanzo breve (che ho avuto la fortuna di leggere pochi mesi fa)
del drammaturgo svizzero Durrenmatt è un drama-thriller
di ottimo livello sorretto da una storia affascinante e un protagonista
assoluto come l'istrionico Jack Nicholson.
Se la vicenda nel romanzo originale era ambientata in Svizzera negli anni 50,
Sean Penn (qui in veste unica di regista) ha deciso di attualizzarla e trasportarla
fra le montagne del Nevada.
Non ci sono altre differenze rilevanti con il libro.
Un serial killer di bambine bionde deve essere fermato.
Quando viene arrestato un indiano (interpretato magistralmente da Benicio del Toro)
mentalmente disturbato e reo confesso il caso sembra chiuso.
Il sospettato si suicida e nessuno tra gli agenti vuole ritornarci sopra.
Nessuno tranne Jerry Black (Nicholson) poliziotto, in pensione da pochi giorni,
convinto che il vero assassino sia ancora in giro.
Naturalmente ha ragione lui ma come fare a dimostrarlo?

Voto : 3/5



31



Un altro campionato è finito.
Un altro scudetto della Juve.
Tempo di bilanci.
Potevo scrivere questo post qualche settimana fa all'indomani della vittoria contro il Palermo
che ha sancito l'ennesimo trionfo bianconero.
Ma c'erano ancora due partite e molti record da raggiungere.
Complice un naturale senso di appagamento post-vittoria e il sacrosanto turn over
applicato da Mister Conte per dare spazio ai giocatori meno utilizzati durante la stagione,
i record non sono arrivati.
Resta enorme la gioia per il trentunesimo titolo.
Chi mi conosce sa che quest'anno, a differenza dello scorso, ho deciso fin da settembre di non
commentare le partite di campionato della Juventus. In primis per dare più spazio
agli incontri di Champions League (sogno proibito di questa stagione) e poi
perchè nei miei pensieri lo scudetto lo avremmo vinto con una decina di punti di vantaggio.
Capirete che con una convinzione del genere non avrei avuto lo stimolo necessario
e il giusto entusiasmo per commentare le partite.
Troppo superiore la squadra bianconera per non conseguire l'obiettivo prefissato.
Con questo non voglio dire che sia stato facile o che non sia stato bello.
Anzi, se lo scorso anno fu il titolo della sorpresa e dell'entusiasmo,
ri-vincere da favoriti ha significato affermare la propria forza senza se e senza ma.
Non voglio dilungarmi più di tanto perchè, da buon juventino, sono già proiettato
al prossimo anno e ai futuri successi ma mi sembra doveroso sottolineare quali,
a mio avviso, siano stati i principali artefici del bis.
Il primo nome da fare non può che essere quello di Antonio Conte.
Il nostro Mister, il vecchio Capitano, il nostro Condottiero.
Non pago del trionfo al primo tentativo ha martellato a dovere i ragazzi
rammentando di continuo un concetto fondamentale:
vincere può capitare a chiunque, ri-vincere lo sanno fare solo i campioni.
Con una squadra praticamente immutata (dei nuovi arrivati, soltanto Asamoah, Giovinco e Pogba
hanno visto il campo con continuità) e con l'impegno della Champions League,
non era facile trovare i giusti stimoli e mantenere la concentrazione per nove mesi.
La squadra lo ha fatto e il merito non può che essere di Conte.
Sul campo la chiave è stata, ancora una volta, la granitica difesa che si è confermata
punto di forza assoluto. Se togliamo le ultime due, inutili, partite la retroguardia
bianconera ha subito soltanto 20 reti. Inutile parlare ancora di quanto siano forti
Buffon e Barzagli, mi preme di più sottolineare lo stupendo campionato giocato da
Leonardo Bonucci. Giocatore criticato a dismisura e oltre i suoi demeriti nei primi mesi
da juventino, ha raggiunto un livello di maturità incredibile che associato al suo carattere
spavaldo e alle indubbie doti tecniche lo hanno fatto diventare uno dei migliori centrali europei.
A centrocampo troviamo il protagonista assoluto e principale artefice di questo scudetto:
Arturo Vidal !
Se l'anno scorso fu Pirlo a prendere la bacchetta e dirigere le danze,
quest'anno è stato il cileno a suonare lo spartito nel modo migliore.
Centrocampista di lotta e di governo il nostro Guerriero si è confermato anche come
marcatore di reti importanti e rigorista, quasi, infallibile.
Le noti dolenti, purtroppo, anche questa volta arrivano dall'attacco.
Una squadra come la Juventus (tra le prime 6-8 d'Europa) deve avere una punta adeguata.
Anche quest'anno, soprattutto in Champions League, abbiamo avuto la conferma che non è così.
Massimo rispetto per i ragazzi che si sono alternati nel reparto offensivo ma gli attaccanti
della "mia" Juve devono essere giocatori come Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic....
Per i primi due non si può tornare indietro ma l'ipotesi di un Ibra nuovamente in bianconero
non mi dispiace per niente.
Ritengo impossibile l'arrivo di gente come Messi, Ronaldo, Falcao, Cavani, Suarez.....
detto ciò la soluzione Ibra mi sembra, nettamente, la migliore.
Non dimentico l'arrivo del basco Llorente; ottimo giocatore ma certamente non al livello
dei nomi sopra citati.
Resta da capire il progetto della società. Se il target è quello di vincere il terzo titolo di fila
(cosa mai successa nella storia centenaria del club se escludiamo il "quinquennio")
e riconfermarsi nelle prime otto d'Europa c'è poco da intervenire.
Llorente, il rientro (si spera) di Pepe e qualche rincalzo adeguato bastano e avanzano.
Ma se si vuole tentare la conquista della Coppa dalle grandi orecchie è inevitabile
l'acquisto di un Top Player in attacco e un esterno di livello assoluto che prenda il posto
da titolare di Asamoah.




ANELKA : S.V.
ASAMOAH : 6,5
BARZAGLI: 9,5
BENDTNER : S.V.
BONUCCI : 9
BUFFON : 8,5
CACERES : 7
CHIELLINI : 7,5
DE CEGLIE : 5
GIACCHERINI : 7
GIOVINCO : 6
ISLA : 5
LICHTSTEINER : 7
MARCHISIO : 8
MARRONE : 6,5
MATRI : 7
PADOIN : 6,5
PELUSO : 6
PEPE : S.V
PIRLO : 8
POGBA : 7,5
QUAGLIARELLA : 7
STORARI : 6,5
VIDAL : 9,5
VUCINIC : 7

CONTE : 10 +



martedì 23 aprile 2013

FOLKSTONE TOUR 2013

                                                    FOLKSTONE IN TOUR!!!!


 
 
 
 
 
È iniziato da pochissimi giorni il nuovo e lunghissimo tour estivo dei FOLKSTONE che segue l’uscita del dvd  “Restano i Frammenti” (Folkstone Records/Audioglobe) e  che porterà la band in moltissime località italiane e estere.

Non perdete l’occasione di vedere questa fantastica band live!

20 Aprile - Busto Arsizio (Va) Malpensa Fiere

26 Aprile - Roma  Orion CLub

27 Aprile - Levico (TN) Palasport

1 Maggio - Russi (Ravenna)  Piazza

3 Maggio - Spirano (Bg) Festa Birra

25 Maggio - Berzo Inferiore (Bs)  Festa Birra

30 Maggio -  Orio al Serio - Festa Birra

31 Maggio - Piombino Dese (PD) Porco Rock

1 Giugno - Cuasso al Monte (Va)  Terra insubre Festival

21 Giugno – San Giovanni di Casarsa (Pordenone) Festa Birra

26 Giugno - San Paolo D'Argon (BG) Festa Birra

28 Giugno – Cà Degli Oppi – Oppeano - Verona Festival

29 Giugno - Livraga (Lo) Festa Birra

30 Giungo Erba (Co) -Festival

5 Luglio Cagli (PU) Piazza

6 Luglio Trezzo (MI) Fantasy Festival

11 Luglio Vicenza Ferrock

12 Luglio AMBRIA music Festival

13 Luglio Borno (BS) – Palio di San Martino (Set Acustico)

14 Luglio Borno (BS) – Palio di San Martino (Set Acustico)

20 Luglio Asti Musica

26 Luglio Polonia

27 Luglio - Lituania festival

29 Luglio - Monaco di Baviera festival

3 Agosto Castellaro di Serra San Quirico (An) Piazza

10 Agosto – Chiaromonte (Potenza) Agglutination festival

18 Agosto Volterra set Acustico

20 Agosto Marina di Altidona (FM)

22 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

23 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

24 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

25 Agosto – Finale Ligure (Savona) Viaggio nel Medioevo (Set Acustico)

30 Agosto – Trescore Balneario Festival

14 Settembre – Savignano sul Panaro Modena (Set Acustico)

15 Settembre – Savignano sul Panaro Modena (Set Acustico)

26 Ottobre – Moncalieri Torino  Audiodrome Live Club
 

mercoledì 17 aprile 2013

AVANTASIA @ ALCATRAZ, MILANO 16/04/2013



Ragazzi che concerto ! ! !
In circa 25 anni di "carriera" ne ho visti ben più di cento
ma quello di ieri sera entra nella mia Top Ten di sempre.
In un Alcatraz mai visto così pieno (sold-out?)
Tobias Sammet, leader degli Edguy e deus ex machina del progetto Avantasia,
ha offerto uno show spettacolare e impeccabile sotto ogni punto di vista.
Chi volesse approfondire la genesi e la storia di "Avantasia" è pregato
di rivolgersi a wikipedia :-)
Io cercherò di raccontarvi cosa ho provato in tre ore e venti minuti
(si, avete letto bene, 3 ore e 20 minuti!) di spettacolo e musica.
Forti di sei album in carriera (esclusi mini, live e dvd) e con l'ultimo
"Mistery of time" fresco di stampa, non è stato difficile per il buon Tobias
trovare un numero adeguato di canzoni da proporre on stage.
E' un vero peccato che, data la particolarità del progetto, non tutti gli
ospiti presenti sui cd degli Avantasia abbiano potuto partecipare a questo tour.
Parliamo di gente come Alice Cooper, Klaus Meine degli Scorpions,
Eric Singer dei Kiss, Biff Byford dei Saxon, Andrè Matos, Jorn Lande....
e mille altri impossibili da ricordare tutti.
Poco male, gli artisti di questa sera bastano e avanzano.
Non fanno rimpiangere gli assenti e anzi li sostituiscono alla perfezione.
I cantanti presenti all'appello sono Ronnie Atkins (vocalist dei Pretty Maids),
Bob Catley (storico singer dei Magnum), Eric Martin dei Mr Big (si, quelli
dell'hit planetaria "To be with you") e, dulcis in fundo,
Sua Maestà... Michael Kiske !
L'ex-singer degli Helloween si è confermato di un altro pianeta.
Un fuoriclasse assoluto.
Stiamo parlando di uno dei più influenti cantanti nella storia dell' heavy-metal
e oggi, nonostante gli anni e i chili di troppo, abbiamo avuto
l'ennesima dimostrazione della sua bravura e del suo carisma.
Non voglio dilungarmi sull'analisi track-by-track (24 canzoni!)
ma per i feticisti di youtube che volessero recuperare qualche filmato dell'evento
mi sento di consigliare tutti gli estratti dal primo cd ("Reach out for the light",
"Breaking away", "Farewell", la conclusiva "Sign of the cross" e, naturalmente,
"Avantasia"); quel "The metal opera part 1" che ancora adesso, a dodici anni
dalla sua uscita, resta il capolavoro assoluto di Mister Sammet e uno dei
dieci-quindici album metal più belli di tutti i tempi.
Non ci sono pause e non ci sono cali di tensione, nè di qualità,
per tutta la durata del concerto ma se volete altri picchi della serata citerei
la ballad "Sleepwalking" in duetto con la bella e brava Amanda Somerville,
l'epica "The seven angels" e la iper-melodica (praticamente pop) "Lost in Space",
a tutt'oggi l'unico brano della, ormai lunga, carriera di Tobias ad essere entrato
nelle prime dieci posizioni delle charts tedesche.
Certo che viviamo in un mondo ben strano......
Direi che può bastare così.
Potrei scrivere un libro raccontando tutte le emozioni provate
ma chi era presente sa benissimo di cosa sto parlando e chi non c'era...
beh, peggio per lui :-)
Uno show epico e memorabile.

In conclusione mi sembra doveroso citare i fantastici musicisti
che stanno accompagnando Tobi in questa avventura:

Thomas Rettke - Lead and backing vocals
Amanda Somerville - Lead and backing vocals
Sascha Paeth - Guitars
Oliver Hartmann - Guitars, Lead and backing vocals
Michael "Miro" Rodenberg - Keyboards
Andre Neygenfind
Felix Bohnke - Drums






         Also Sprach Zarathustra (Theme from 2001 A Space Odyssey)
  1. Spectres
  2. Invoke the Machine
  3. Black Orchid
  4. Reach Out for the Light
  5. Breaking Away
  6. The Story Ain't Over
  7. The Great Mystery
  8. Scales of Justice
  9. What's Left of Me
  10. Promised Land
  11. Sleepwalking
  12. The Scarecrow
  13. Stargazers
  14. Farewell
  15. Shelter from the Rain
  16. In Quest For
  17. The Wicked Symphony
  18. Lost in Space
  19. Savior in the Clockwork
  20. Twisted Mind
  21. Dying for an Angel
  1. The Seven Angels
  2. Avantasia
  3. Sign of the Cross   
  4.  

venerdì 12 aprile 2013

JUVENTUS - BAYERN 0-2



Dopo la debacle dell'andata serviva l'impresa epica ma era francamente impensabile
l'idea di capovolgere la situazione.
Lo sostengo da settembre: in Italia questa Juve non ha rivali ma in Europa non siamo
nelle prime quattro e senza sorteggi favorevoli non saremmo arrivati alle semifinali.
Detto fatto. Barca, Real e Bayern Monaco sono, al momento, una spanna sopra
e il doppio confronto contro lo squadrone teutonico non ha fatto altro che confermarlo.
Certo, avessimo affrontato Galatasaray, Malaga o Psg potevamo pure entrare
tra le prime quattro ma non sarebbe stato il nostro reale valore.
Neanche per un minuto si è avuta la sensazione di poter passare il turno.
Tutt'altra partita rispetto all'andata (e ci mancava pure...) ma il Bayern non è mai andato
in difficoltà. Magari con un episodio fortuito si poteva accendere la miccia ma
sono convinto che non ci sarebbe stata comunque storia.
Batoste del genere servono per capire che a certi livelli non basta il gioco
e lo spirito di squadra. In una squadra ottima come questa Juve servono
due o tre fuoriclasse per fare il definitivo salto di qualità.
Con tutto il rispetto per questi giocatori che da due anni ci fanno esultare ed esaltare
non puoi presentarti ad un appuntamento del genere con Padoin e Asamoah
sugli esterni e Vucinic/Quagliarella/Matri/Giovinco in attacco.
Se poi ci arrivi con due campioni come Pirlo e Marchisio in condizioni fisiche
scadenti capisci che neanche un miracolo potrebbe salvarti.
Inutile dilungarsi sull'andamento dell'incontro; un discreto primo tempo dei ragazzi
ma senza grandi occasioni. Nella seconda frazione il Bayern rompe gli argini
e, cosciente di non correre alcun rischio, affonda.
Prima un palo di Robben e poi la rete di Mandzukic fanno capire che la festa,
per noi, è finita. Solo per gli almanacchi il 2-0 di Pizarro al novantesimo.
Se ne riparla l'anno prossimo.
Se si vuole tentare di vincere questa coppa per noi stregata
sono necessari almeno tre-quattro innesti di valore assoluto.
Un esterno sinistro (Tipo Cole, Coentrao, Kolarov) e due punte degne di
questo nome (uno tra Falcao, Cavani e Suarez) sono indispensabili.
Grazie comunque a tutti i ragazzi e a Mister Conte per le gioie di questi due anni.
Adesso andiamo a prenderci il trentunesimo scudetto!!!

BUFFON : 6,5
BARZAGLI : 6
BONUCCI : 6,5
CHIELLINI : 6
ASAMOAH : 5
MARCHISIO : 4
PADOIN : 6
PIRLO : 5
POGBA : 5,5
QUAGLIARELLA : 5
VUCINIC : 5,5

GIACCHERINI : S.V.
ISLA : S.V.
MATRI : S.V.



UNBREAKABLE


Questo album uscito nel 2004 fu una piacevole sorpresa per il sottoscritto.
Niente di clamoroso sia chiaro ma dopo l'orrendo "Eye II Eye", rilasciato
cinque anni prima, mi ero ripromesso di non ascoltare nient'altro
di quanto gli Scorpions avrebbero proposto in futuro per non cancellare
in modo definitivo le emozioni che il glorioso gruppo tedesco
mi aveva regalato nei primi anni della mia vita da "metallaro".
E invece "Unbreakable" si rivelò un buon lavoro; frizzante e carico
al punto giusto. Lo so anche io che gli scorpioni non indovinano una
hit planetaria dal 1991 ("Wind of change" of course, chi di voi non
l'ha fischiettata almeno una volta alzi la mano!) e difficilmente riusciranno
a scrivere una nuova "Dynamite" o un'altra "Still loving you" (una delle
5-6 migliori ballad di sempre a mio parere), ma in questo cd
le belle canzoni non mancano.
Le mie preferite sono l'opener "New generation", la ritmata "Love'em or leave'em",
"Deep and dark" e "My city, my town".
Non male nemmeno la seconda ballad presente "She said";
ben lontana dai capolavori del passato ("Holiday", "Always somewhere",
"When the smoke is going down", "Lady starlight"... devo continuare?)
ma decisamente superiore alla scialba e prevedibile "Maybe I, maybe you".
Non tutto in questo album fila alla perfezione ("Can you fel it" e "This time"
sono francamente bruttine) ma in definitiva ritrovammo una band storica
ancora in buona salute e capace di ripresentarsi a testa alta nell'affollato
mondo musicale dell'epoca.
Qualche filler in meno e un hit al livello dei pezzi storici
e si sarebbe gridato al miracolo.

Voto : 3/5