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mercoledì 22 maggio 2013

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Un altro campionato è finito.
Un altro scudetto della Juve.
Tempo di bilanci.
Potevo scrivere questo post qualche settimana fa all'indomani della vittoria contro il Palermo
che ha sancito l'ennesimo trionfo bianconero.
Ma c'erano ancora due partite e molti record da raggiungere.
Complice un naturale senso di appagamento post-vittoria e il sacrosanto turn over
applicato da Mister Conte per dare spazio ai giocatori meno utilizzati durante la stagione,
i record non sono arrivati.
Resta enorme la gioia per il trentunesimo titolo.
Chi mi conosce sa che quest'anno, a differenza dello scorso, ho deciso fin da settembre di non
commentare le partite di campionato della Juventus. In primis per dare più spazio
agli incontri di Champions League (sogno proibito di questa stagione) e poi
perchè nei miei pensieri lo scudetto lo avremmo vinto con una decina di punti di vantaggio.
Capirete che con una convinzione del genere non avrei avuto lo stimolo necessario
e il giusto entusiasmo per commentare le partite.
Troppo superiore la squadra bianconera per non conseguire l'obiettivo prefissato.
Con questo non voglio dire che sia stato facile o che non sia stato bello.
Anzi, se lo scorso anno fu il titolo della sorpresa e dell'entusiasmo,
ri-vincere da favoriti ha significato affermare la propria forza senza se e senza ma.
Non voglio dilungarmi più di tanto perchè, da buon juventino, sono già proiettato
al prossimo anno e ai futuri successi ma mi sembra doveroso sottolineare quali,
a mio avviso, siano stati i principali artefici del bis.
Il primo nome da fare non può che essere quello di Antonio Conte.
Il nostro Mister, il vecchio Capitano, il nostro Condottiero.
Non pago del trionfo al primo tentativo ha martellato a dovere i ragazzi
rammentando di continuo un concetto fondamentale:
vincere può capitare a chiunque, ri-vincere lo sanno fare solo i campioni.
Con una squadra praticamente immutata (dei nuovi arrivati, soltanto Asamoah, Giovinco e Pogba
hanno visto il campo con continuità) e con l'impegno della Champions League,
non era facile trovare i giusti stimoli e mantenere la concentrazione per nove mesi.
La squadra lo ha fatto e il merito non può che essere di Conte.
Sul campo la chiave è stata, ancora una volta, la granitica difesa che si è confermata
punto di forza assoluto. Se togliamo le ultime due, inutili, partite la retroguardia
bianconera ha subito soltanto 20 reti. Inutile parlare ancora di quanto siano forti
Buffon e Barzagli, mi preme di più sottolineare lo stupendo campionato giocato da
Leonardo Bonucci. Giocatore criticato a dismisura e oltre i suoi demeriti nei primi mesi
da juventino, ha raggiunto un livello di maturità incredibile che associato al suo carattere
spavaldo e alle indubbie doti tecniche lo hanno fatto diventare uno dei migliori centrali europei.
A centrocampo troviamo il protagonista assoluto e principale artefice di questo scudetto:
Arturo Vidal !
Se l'anno scorso fu Pirlo a prendere la bacchetta e dirigere le danze,
quest'anno è stato il cileno a suonare lo spartito nel modo migliore.
Centrocampista di lotta e di governo il nostro Guerriero si è confermato anche come
marcatore di reti importanti e rigorista, quasi, infallibile.
Le noti dolenti, purtroppo, anche questa volta arrivano dall'attacco.
Una squadra come la Juventus (tra le prime 6-8 d'Europa) deve avere una punta adeguata.
Anche quest'anno, soprattutto in Champions League, abbiamo avuto la conferma che non è così.
Massimo rispetto per i ragazzi che si sono alternati nel reparto offensivo ma gli attaccanti
della "mia" Juve devono essere giocatori come Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic....
Per i primi due non si può tornare indietro ma l'ipotesi di un Ibra nuovamente in bianconero
non mi dispiace per niente.
Ritengo impossibile l'arrivo di gente come Messi, Ronaldo, Falcao, Cavani, Suarez.....
detto ciò la soluzione Ibra mi sembra, nettamente, la migliore.
Non dimentico l'arrivo del basco Llorente; ottimo giocatore ma certamente non al livello
dei nomi sopra citati.
Resta da capire il progetto della società. Se il target è quello di vincere il terzo titolo di fila
(cosa mai successa nella storia centenaria del club se escludiamo il "quinquennio")
e riconfermarsi nelle prime otto d'Europa c'è poco da intervenire.
Llorente, il rientro (si spera) di Pepe e qualche rincalzo adeguato bastano e avanzano.
Ma se si vuole tentare la conquista della Coppa dalle grandi orecchie è inevitabile
l'acquisto di un Top Player in attacco e un esterno di livello assoluto che prenda il posto
da titolare di Asamoah.




ANELKA : S.V.
ASAMOAH : 6,5
BARZAGLI: 9,5
BENDTNER : S.V.
BONUCCI : 9
BUFFON : 8,5
CACERES : 7
CHIELLINI : 7,5
DE CEGLIE : 5
GIACCHERINI : 7
GIOVINCO : 6
ISLA : 5
LICHTSTEINER : 7
MARCHISIO : 8
MARRONE : 6,5
MATRI : 7
PADOIN : 6,5
PELUSO : 6
PEPE : S.V
PIRLO : 8
POGBA : 7,5
QUAGLIARELLA : 7
STORARI : 6,5
VIDAL : 9,5
VUCINIC : 7

CONTE : 10 +



1 commento:

  1. alla JUVENTUS vincere non è importante, è l' unica cosa che conta. Bellissimo ricordare cosa abbiamo vinto ma più bello ancora pensare a cosa vinceremo. Grazie mamma che mi hai fatto juventino.

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