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sabato 10 gennaio 2015

ALLEGRI..... MA NON TROPPO




Se penso che questo blog era nato per parlare, soprattutto, della mia Juve.
E invece l'ultimo post al riguardo è datato fine dicembre
( vikingo bianconero: JUVENTUS 2013).
I motivi sono tanti.
La mia presenza su Twitter mi ha tolto molto del tempo che dedicavo al blog.
I miei mille interessi (libri, film, musica, sport in genere....).
La Juve vince sempre ed è difficile trovare qualcosa di nuovo da dire.
Ma adesso, dopo sei mesi con il nuovo Mister, è venuto il momento di
mettere qualche punto e a capo.
Non amo Allegri, non lo volevo come allenatore e penso sia stato un grosso errore
della dirigenza bianconera pensare a lui come sostituto del condottiero Antonio Conte.
Il buon Max ha iniziato la sua avventura nella più gloriosa squadra italiana
nel migliore dei modi. In punta di piedi e senza stravolgere il lavoro fatto da Conte
nei tre anni precedenti. Quindi avanti con il 3-5-2 e con le certezze date
da un gruppo vincente fatto da grandi uomini oltre che ottimi giocatori.
Tante vittorie e subito in testa alla classifica. Un facile girone di Champions League
passato non senza qualche patimento (si lo so che l'anno scorso eravamo usciti in un girone
altrettanto facile ma la Juve di Conte arrivò anche ai quarti prima di uscire contro il Bayern Monaco
più forte di sempre, quest'anno vedremo).
Avevo una convinzione ad agosto. O la Juve è nettamente superiore alle altre italiane
(come credo sia sotto gli occhi di tutti) e quindi rivincerà il campionato "nonostante" Allegri
oppure quest'anno sarà durissima ripetersi.
Siamo a gennaio e non ho cambiato opinione. La Juve è prima con un solo punto di vantaggio
sulla Roma (aiutata in modo incredibile dagli arbitri ma questo è un discorso che non mi piace,
non mi è mai piaciuto e non deve mai diventare un alibi per la mia squadra).
Tanti punti persi dopo partite dominate e il motivo principale, a mio parere, è uno solo.
La Fame! Non c'è più quella voglia di vincere e disintegrare gli avversari che aveva l'ultima Juve
di Conte. Molti di voi continuano a ripetere che è stato il Mister salentino a voler lasciare la Juve.
Mi permetto di precisare. Lui sarebbe rimasto ben volentieri ma sapeva che non si poteva fare
più di quanto fatto nei tre anni precedenti. Quindi, interpreto il suo pensiero, o mi comprate
due-tre Top Player per giocarmela anche contro le grandi europee oppure rivoluzioniamo
tutta la rosa con giocatori nuovi ed affamati di vittorie. Iniziamo un nuovo ciclo.
La società non era dello stesso avviso e le strade si sono divise. Tutto qui.
Nel calcio succede e sempre succederà. Detto tra noi credo che quello tra Conte e la Juve
sia solo un arrivederci e non un addio definitivo.
Ma torniamo ad Allegri. Dopo qualche mese ha iniziato a metterci del suo.
Difesa a 4, rombo a centrocampo con i quattro moschettieri Marchisio-Pirlo-Pogba-Vidal
contemporaneamente in campo (cosa che con Conte non succedeva quasi mai se ricordate )
e il duo Tevez-Llorente praticamente intoccabile.
Vero è che Allegri non ha mai avuto a disposizione Barzagli ma Chiellini riportato in mezzo
è un pericolo pubblico. Asamoah/Evra e Lichsteiner sono quasi più ali che terzini. E i
quattro centrocampisti sono più portati alla costruzione che all'interdizione.
Detto che Tevez è un fuoriclasse assoluto. Giocatore insostituibile e indispensabile in
questa Juve; non capisco l'insistenza con Llorente. Lo spagnolo non è assolutamente
in condizione e se non lo rifornisci adeguatamente, ben difficilmente potrà risultare decisivo.
E allora perchè non dare più spazio a Morata (investimento pesante il suo) e al giovane Coman?
Ecco perchè il passaggio dal 3-5-2 al 4-4-2 (4-3-1-2) ha portato risultati peggiori
e più gol subiti. Ultime sei partite ufficiali, cinque pareggi e una vittoria contro il
Cagliari di Zeman (sai che fatica!).
Senza dimenticare che uno dei pareggi ha portato alla sconfitta in Supercoppa contro il Napoli.
Persa ai rigori direte voi.
Certo ma, vista la differenza di valori tra le due squadre e visto l'andamento della partita,
ai rigori non ci dovevi arrivare.
E nessuno mi leva dalla mente che con Conte in panchina il Napoli non avrebbe mai rimontato
il doppio svantaggio.
Può essere che lo zoccolo duro dello spogliatoio (diciamo i senatori) avessero bisogno
di più liberta e serenità. Probabilmente lo stile di Conte (come quello di Mourinho per esempio)
ha tanti pregi ma anche il difetto di "logorare" i giocatori. Nella testa ancor prima che nel fisico.
Ed è qui che serve la mano del nuovo allenatore. Lasciare una sorta di autogestione al gruppo
non è consigliabile e deve essere il tecnico a infondere nuovi stimoli e motivazioni
a dei giocatori che arrivano da tanti successi.
Può essere Allegri l'uomo giusto? L'unico allenatore negli ultimi dieci anni a non aver vinto
il campionato avendo Ibrahimovic in squadra.
Secondo me no. Ma spero, davvero tanto, di sbagliarmi.
Mi auguro di ritrovarmi a maggio con l'ennesimo scudetto sul petto e, in quel caso,
sarò il primo a fare i complimenti al Mister.
Per quanto riguarda la Champions League mi aspetto il passaggio del turno
contro il Borussia Dortmund ma nulla di più.
Real Madrid e Bayern Monaco sembrano  fuori portata.
Anche Chelsea e Manchester City sono, probabilmente, superiori.
Battere il Borussia, e un sorteggio favorevole, potrebbe portarci addirittura in semifinale.
Sarebbe un colpo incredibile per gli introiti economici e il ranking.
Ma questa è un'altra storia.......
P.S. Ho appena sentito Allegri in conferenza stampa dire che "prendere un gol non è un dramma,
       bisogna stare calmi e continuare a giocare". A mio modo di vedere prendere un gol,
       sportivamente parlando, è proprio un dramma e non devi mai dare questo messaggio
       alla squadra. Uno come Conte, tanto per fare un nome, una frase così non la direbbe mai.
       Non in conferenza stampa perlomeno.






lunedì 5 gennaio 2015

FILM, FILM E ANCORA FILM




Ho approfittato delle vacanze per vedere (e in alcuni casi ri-vedere)
film accumulati negli ultimi mesi.
Ecco in ordine di gradimento l'elenco completo:

1) GLI INTOCCABILI 
    Capolavoro! Uno dei miei film preferiti di sempre.
    Di sicuro nella mia Top Ten. La regia impeccabile di Brian De Palma,
    un cast fantascientifico (De Niro, Costner, Connery, Garcia.... basta?) e alcune scene
    memorabili entrate nella storia del cinema. L'attentato a inizio film, la scena alla    stazione
    con la carrozzina (citazione/omaggio alla "Corazzata Potemkin" di Eisenstein) e il    processo
    a Capone ("Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo; solo chiacchiere...
    e distintivo!") solo per citare le più famose, sono meravigliose e indimenticabili.
    Non mi stancherò mai di vederlo.

2) CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT?
     Rivisto a vent'anni di distanza dalla prima volta non ha perso nulla del suo fascino.
     Il film di Zemeckis fu un successo incredibile all'epoca della sua uscita nelle sale (1988)
     grazie alla tecnica, al tempo innovativa, di far recitare attori in carne e ossa con cartoni animati.
     Il prequel (pura animazione) con il povero Roger alle prese con il neonato (finto?) Baby Herman
     è divertentissimo. Tutto il film si mantiene a un livello altissimo.

3) IL LATO POSITIVO
    Questa commedia agro-dolce uscita nel 2012 si è rivelata una bella sorpresa.
    Nonostante le otto nomination all'Oscar (e la statuetta vinta dalla protagonista Jennifer Lawrence)
    non avevo grandi aspettative al riguardo. E invece si tratta di un ottimo lavoro sorretto da un cast
    di notevole livello (oltre alla Lawrence, Bradley Cooper e l'onnipresente De Niro).
    L'Oscar alla Lawrence è sicuramente esagerato ma il film merita.

4) L'UOMO CHE NON C'ERA
    I Fratelli Coen, Billy Bob Thornton, Frances McDormand, il grande James Gandolfini (Rip) e
    una giovanissima Scarlett Johansson in una delle prime interpretazioni della carriera.
    Già questo dovrebbe bastare per farvi capire che è un film da vedere assolutamente.
    Film in bianco e nero di altissima qualità.

5) LA SCOMPARSA DI ALICE CREED
    Bella sorpresa questo originale thriller britannico. Tre attori e basta a coprire i cento minuti
    della pellicola. Due ex detenuti rapiscono una giovane e ricca a scopo di estorsione.
    Non andrà nulla come loro avevano previsto.

6) IL SANGUE DEI VINTI
    Tratto dall'omonimo romanzo di Giampaolo Pansa, il film diretto da Michele Soavi
    è una lucida, dolorosa e reale (seppur inevitabilmente incompleta) rappresentazione di una delle
    pagine più oscure e drammatiche nella storia del nostro paese.
    Osservando le vicende della famiglia Dogliani (padre, madre e i tre figli) il film si sofferma  
    sui"crimini" commessi da, alcuni, partigiani al termine della seconda Guerra Mondiale
    (a liberazione avvenuta) nei confronti dei fascisti
    e di tutte quelle "categorie" ritenute nemiche del popolo.
    Uomini di Chiesa, esponenti di partiti anti comunisti, proprietari terrieri e imprenditori.
    Analisi condivisibile o meno si tratta comunque di una storia da conoscere.

7) CONTRABAND
    Amo Mark Wahlberg fin dai tempi di "Rockstar" mio film culto.
    Amo Kate Beckinsale perchè è bellissima.
    Ecco i due motivi per vedere questo film. Stop.
    Thriller d'azione e confusione. Molto rumore per nulla.

8) A SERIUOS MAN
    Ancora i Fratelli Coen. Siamo di fronte però al film meno riuscito della loro impeccabile carriera.
    Una favola ebraica ambientata neggli anni '60 che vede un "novello" Giobbe alle prese
    con una vita triste e piena di delusioni. La stessa delusione che ho provato io vedendo il film.
    Peccato.

9) LA BANDA DEI BABBI NATALE
    Ennesimo flop del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Lontani i fasti del carinissimo
    "Tre uomini e una gamba" i tre milanesi non azzeccano un film da "Chiedimi se sono felice".
    Stiamo parlando del 2000 e forse per i tre simpatici comici è tempo di una pausa rigenerante.

10) CUJO
    Uno dei peggiori film tratti dalle opere di Stephen King. La genialità assoluta dello scrittore
    americano rende quasi impossibile la trasposizione su grande schermo dei suoi romanzi e delle
    sue "visioni". Qualcuno negli anni c'è riuscito o comunque ci è andato molto vicino.
    Parlo di film molto belli come "Stand by me", "Il miglio verde" e "Le ali della libertà".
    Non è il caso di "Cujo". Quasi ridicolo nelle scene di terrore non rende in alcun modo
    l'angoscia e le paure che King regalava nel romanza omonimo.
    Da evitare.