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venerdì 29 giugno 2012

RITUAL


Esattamente dieci anni fa usciva il primo, capolavoro assoluto, dei brasiliani Shaman.
Non un fulmine a ciel sereno visto che dietro il monicker si nascondevano 3 ex-Angra
(Andrè Matos, Luis Mariutti e Ricardo Confessori) appena fuoriusciti dal combo carioca.
"Ritual" sarebbe stato il perfetto successore di due gemme quali "Angels cry" e "Holy Land".
Il risultato è straordinario. Definirlo un lavoro Power Metal è riduttivo
visto che nelle dieci tracce presenti troviamo di tutto.
Folk, progressive, musica etnica, ritmi tribali....
L'inizio è sfolgorante: dopo una lunga e suggestiva intro parte "Here I am", una cavalcata
metal che fa impallidire centinaia di bands dedite al genere.
Subito dopo è la volta di "Distant thunder" e anche questa volta non c'è scampo;
un riffing serratissimo e un Andrè Matos sugli scudi per uno dei pezzi meglio riusciti
dell'intero album.
"For tomorrow" è un'altra perla. Un flauto andino riporta alla mente melodie
indio/peruviane che fanno da incipit perfetto per una song dal forte impatto emotivo.
La seconda parte si attesta su livelli più che accettabili ma lievemente inferiori
("Over your head" è un pò ripetitiva e le conclusive "Ritual" e "Pride" pur essendo
ottime canzoni non aggiungono nulla di nuovo a quanto già sentito).
Resta il rammarico per lo split avvenuto all'epoca in casa Angra tra i due fenomenali
chitarristi (Rafa Bittencourt e Kiki Loureiro) e i tre Shaman.
Il drummer Ricardo Confessori è da poco rientrato alla casa madre; il sostituto di Matos
(il bravo Edu Falaschi) ha appena annunciato la sua uscita.
Cosa manca per un finale degno di questo nome?
REUNION!!!


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