Visualizzazioni totali

domenica 24 giugno 2012

GODS OF METAL 2012


E così, dopo due anni di assenza, mi ritrovo a partecipare al Gods of Metal;
sicuramente il più importante e prestigioso Festival Italiano nel campo Hard 'n' Heavy.
Per me è la dodicesima volta se consideriamo che dal 1997 ho saltato solamente
i bienni 2003-2004 e 2010-2011.
Visti i prezzi, ormai proibitivi per questo genere di festival, pensavo di saltare anche questa
volta ma, complici una serie di fortunate coincidenze (vero Pilot? grazie per la splendida
giornata!) mi sono ritrovato ad assistere ad uno dei migliori "Gods" di sempre.
La giornata è bella e soleggiata ma non caldissima grazie a qualche caritatevole nuvola di passaggio
e a qualche goccia di pioggia caduta nel momento più propizio (durante l'esibizione dei
"The Darkness"); il bill è fantastico con due delle mie bands preferite del momento
(Hardcore Superstar e Gotthard) e due delle mie preferite all-time (Guns 'n' Roses, nella versione
Slash, e Motley Crue).
Ma andiamo con ordine: causa defezione dei Black Veil Brides il programma parte con un'ora
di ritardo. Io e i miei 4 compagni di avventura (Walter, Stefano, Umberto, Emma) ce la prendiamo
con comodo è arriviamo intorno alle 13 giusto in tempo per vedere la conclusione del set
dei Planet Hard; il combo milanese svolge al meglio il compito di scaldare l'audience
e si segnala, soprattutto, per l'ospitata della brava Masha Mysmane degli Exilia.
Poco prima delle 14 inizia il Gods vero è proprio.
Da Los Angeles i Lizzy Borden. Band famosa negli anni '80, le fortune e la storia di questo
gruppo ruotano esclusivamente intorno alla figura dell'istrionico cantante.
In poco più di quaranta minuti di show riesce a cambiarsi di abito tre volte, indossa una decina
di maschere, simula il sacrificio di una "sfortunata" donzella addentandola alla giugulare e chiude
la sua esibizione tra gli applausi del pubblico non prima di aver eseguito la cover di un brano
di Lady Gaga (?!) e i suoi pezzi più famosi come "Me against the world" e "American metal".
Veloce cambio palco è alle 15 è già l'ora degli Hardcore Superstar!
Gli svedesi, pur con il poco tempo a loro concesso, si confermano tra le migliori live band
del momento. Protagonista assoluto il singer Jocke Berg, un vero animale da palco.
Il pubblico risponde alla grande e la loro esibizione, assolutamente trascinante, ha il solo difetto
di durare troppo poco. I classici però ci sono tutti e non possono mancare le splendide
"Wild Boys", "Moonshine", Last call for Alcohol", e, naturalmente, il loro inno definitivo
"We don't celebrate sundays" con la quale, giustamente, chiudono il loro set.
Per chi volesse vederli all'opera in un concerto da headliner
lo può fare mercoledì 18 luglio ad Ambria di Zogno (BG) dove suoneranno (gratis!)
all'interno della manifestazione "Ambria Music Festival".

- Sadistic girls
- Kick on the upperclass
- Medicate me
- Dreamin' in a casket
- Wild boys
- Run to your mama
- My good reputation
- Moonshine
- Last call for alcohol
- We don't celebrate sundays
Tanta era l'attesa e la curiosità per vedere all'opera gli svizzeri Gotthard con il nuovo singer
Nic Maeder, l'uomo scelto per sostituire lo sfortunato e indimenticabile Steve Lee.
L'inizio non è dei migliori è sulle prime canzoni sembra quasi che Nic non riesca a cantare,
forse intimidito o forse bloccato dall'emozione. Per fortuna, con il passare dei minuti la situazione
migliora sensibilmente e il buon Maeder si rivela ottimo cantante e bravo perfomer grazie alla sua
capacità di destreggiarsi anche con una sei corde. Certo è che sostituire Steve è impossibile.
E' iniziata una nuova era per la band di Leo Leoni e, ne sono certo, il futuro riserverà
loro le soddisfazioni che si meritano.
Anche per i Gotthard un set di poco più di un'ora dove oltre ai classici ("Top of the world",
"Sister moon", "Mountain Mama"...) vengono presentate tre nuove canzoni. Le melodiche e,
forse un pò troppo, leggere "Starlight" (primo singolo del cd "Firebirth")
"Right on" e "Remember it's me".
Nic si guadagna l'affetto dei fans eseguendo un'ottima versione piano e voce della stupenda ballad  
"One life One soul" e dedicandola al suo predecessore che ci guarda da lassù.
Il concerto si chiude, come da abitudine, con la bella "Anytime anywhere".

- Dream on
- Gone too far
- Top of the world
- Starlight
- Remember it's me
- Sister moon
- Master of illusion
- Hush
- One life one soul
- Mountain mama
- Ride on
- Lift 'U' up
- Anytime anywhere

Dopo cinque ore intense di buona musica, sole, panini, birra, energy drink (Monster a fiumi
visto che lo stand apposito la regalava!!!) l'esibizione dei Darkness casca a fagiolo.
La band dei fratelli Hawkins non mi entusiasma e pur apprezzando i loro singoli più
famosi quali "One way ticket" e "I believe in a thing called love" mi sembra il momento migliore
per ricaricare le pile approfittando delle panchine all'ombra nella zona degli stand gastronomici.

Ed eccoci pronti per il gran finale.
Slash è ormai un'icona del rock mondiale. L'ex chitarrista dei Guns 'n Roses (che hanno
suonato qui ieri sera) non deve dimostrare più nulla a nessuno e sono tanti i fans che dopo
lo split con il lunatico (ma pur sempre geniale) Axl Rose hanno scelto di restare dalla sua parte.
Molti dei presenti oggi erano qui certamente per vedere Slash e il suo nuovo compagno di avventura,
il bravissimo (anche se forse un pelo sopravvalutato) Myles Kennedy, ma altrettanti sono venuti
solo per ascoltare alcuni pezzi che hanno fatto la storia del rock.
Quanti e quali brani dei Guns il riccioluto chitarrista avrebbe suonato?
Le fortunate prescelte (e fortunati noi che c'eravamo) sono state "Nightrain" (fantastica!),
"Out ta get me", "Rocket Queen", "Sweet child o' mine" e, naturalmente, "Paradise city".
Ho sentito con le mie orecchie qualche ragazzo sostenere che ha speso i 70-80 euro del biglietto
solo per sentire queste canzoni!
Il concerto è stato molto bello, Slash è sempre carismatico e Myles Kennedy si è confermato
singer di razza.

Siamo quasi al termine di questa lunga ma splendida giornata di "metallo".
Ora tocca agli headliner:  from Los Angeles, California..... MOTLEY CRUE !!!
La ciurmaglia colorata è ormai al quarto Gods of Metal negli ultimi sette anni.

2005 Arena Parco Nord Bologna
2007 Idroscalo Milano
2009 Stadio Brianteo Monza
2012 Arena Fiera Rho - Milano
Io sempre presente! La band sempre quella, pregi e difetti costanti nel tempo.
I difetti sono davvero pochi: la scaletta che non cambia, quasi, mai; una sensazione di
appagamento e di "mestiere", forse inevitabile dopo tanti anni ai vertici,
che rende lo spettacolo, a tratti, prevedibile
e, soprattutto, la NON voce di Vince Neil. Il biondo cantante non è mai stato un fenomeno
come vocalist ma negli ultimi anni non ce la fa proprio più. Leggermente meglio di tre anni fa
a Monza ma comunque nettamente sotto la sufficienza. Aiutato da due splendide coriste
e dai fans scatenati, in certi passaggi salta delle strofe intere e lascia praticamente tutti i ritornelli
alla folla.
Veniamo ai pregi: Nikki Sixxi è uno dei migliori songwriter di sempre ed è un personaggio
dalla personalità e dal carisma straripanti; Mick Mars nonostante gli acciacchi dovuti all'età e,
soprattutto, alla malattia che da anni lo affligge, resta uno dei riff maker più bravi di sempre.
E poi c'è lui: Mister Tommy Lee! Gli anni sono quasi 50 (li compirà il 3 ottobre) eppure
sembra sempre un ragazzino. Suona la batteria con un'energia incredibile.
Non perde mai un colpo ed è il vero trascinatore della band.
Quest'anno ci ha regalato uno spettacolo incredibile con il suo drum kit rotante.
Cercatevi il video su you tube del suo "roller coaster" ne vale la pena!
Provate ad immaginare di suonare la batteria girando su una specie di "Ruota della morte"
e fermandovi per qualche secondo a testa in giù... Assolutamente incredibile!
Ah, quasi dimenticavo, ci sono anche le canzoni :-)
La scaletta è sempre quella, il concerto dura poco più di 90 minuti ma i Motley Crue nella loro
storia hanno scritti brani stupendi e in questa serata ci sono, quasi, tutti.
Si parte con due capolavori come "Wild side" e "Live Wire" (e Vince è già in sofferenza...),
poi sotto con inni immortali quali "Shout at the devil", "Looks that kill" e "Piece of your action".
Qualche pezzo, relativamente recente, come "Primal Scream" e "Saints of Los Angeles" (che dal
vivo ha un tiro incredibile); e, dopo l'assolo di Tommy, un poker perfetto:
Dr. Feelgood, Girls Girls Girls, Home Sweet Home e Kickstart my heart.

- Wild side
- Live wire
- Too fast for love
- Saints of Los Angeles
- Shout at the devil
- Don't go away mad
- Same 'ol situation
- Looks that kill
- Piece of your action
- Primal scream
- Smokin' in the boys room
- Tommy Lee Roller Coaster Drum Solo
- Dr. Feelgood
- Girls Girls Girls
- Home sweet home
- Kickstart my heart

Riepilogando: una giornata bellissima, un Gods of Metal fra i migliori di sempre
e la conferma assoluta che il Metal (in tutte le sue sfaccettature dall' Hard al Power,
dal Rock al Glam....) resta il genere musicale più bello di tutti!

METAL IS FOREVER!!!!








Nessun commento:

Posta un commento