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domenica 21 ottobre 2012

LA NOSTRA VITA



Ma quanto è bravo Elio Germano?
E non sto dicendo bravo come un Mastandrea o un Abatantuono
o un Kim Rossi Stuart. Dico bravo come un Mastroianni o come un Gassman.
E non esagero direbbe qualcuno.
Naturalmente non lo scopriamo oggi. Le sue interpretazioni in film come
"Mio fratello è figlio unico", "Romanzo criminale", "Che ne sarà di noi" e
"Tutta la vita davanti" bastano e avanzano per dimostrare il suo talento naturale.
Con "La nostra vita" però Germano si supera e grazie al ruolo del giovane vedovo
Claudio ha vinto un meritatissimo premio come miglior attore protagonista
(ex aequo con Javier Bardem!) al Festival di Cannes 2010.
Sorretto da un ottimo cast (oltre a Germano troviamo la brava Isabella Ragonese,
un minimale Raoul Bova e un sorprendente Luca Zingaretti)
il regista Daniele Luchetti ci racconta la storia di un giovane
operaio edile che perde la moglie in modo drammatico e, con tre figli piccoli a carico,
decide di dare una svolta alla propria vita cacciandosi in un gioco pericoloso.
Il film è, nel complesso, inferiore alle attese.
L'inizio è stupendo. Teso, duro e spietato. Mezzora di grande cinema e una scena
da tramandare ai posteri (Germano che canta "Anima fragile" di Vasco durante
il funerale della moglie). Purtroppo il secondo tempo non mantiene le premesse
e si scivola inesorabilmente verso un finale scontato e fintamente consolatorio.

Voto : 3/5



4 commenti:

  1. Anche il secondo Tempo non è male ed è appunto fintamente consolatorio. Che oggi nel nostro paese ci salviamo le penne solo con l'aiuto della famiglia d'origine è una triste,realtà e non consola. Ma verso la fine del film il ragazzo romeno non fa sconti al protagonista ed al nostro paese e mette in discussione gli stessi "tarallucci e vino" del nostro paese e dell'epilogo positivo dell vicenda del protagonista.

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    1. Commento garbato ed educato. Gia' solo per questo assai gradito. Certo che se invece di "anonimo" avessi messo, almeno, un nick...
      Comunque benvenuto!

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    2. Commento garbato ed educato. Gia' solo per questo assai gradito. Certo che se invece di "anonimo" avessi messo, almeno, un nick...
      Comunque benvenuto!

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    3. The Door, mi si può chiamare così. Grazie x il benvenuto.

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