Visualizzazioni totali

sabato 11 ottobre 2014

EDGUY @ LIVE CLUB, TREZZO SULL'ADDA - 07/10/2014



Non vedevo gli Edguy in concerto dal lontano 2006.
Ben due volte quell'anno. A febbraio per la data di supporto al loro cd "Rocket Ride"
e a giugno nel contesto del "Gods of Metal".
Otto lunghi anni...
I loro ultimi cd non mi hanno esaltato e ho preferito dirottare energie e finanze da altre parti.
Preambolo inutile lo so, ma mi andava di scriverlo e l'ho fatto :-)
Ma torniamo al presente.
L'ultimo cd "Space Police - Defenders of the crown" mi piace tantissimo, il concerto era
a venti chilometri da casa mia, gruppo di supporto gli Unisonic di due miti assoluti
quali Kai Hansen e Michael Kiske.
Motivazioni più che valide per interrompere il digiuno.
Detto velocemente degli Starchild, sorta di supergruppo di serie B (si può dire vero?),
passiamo all'esibizione degli Unisonic vera support band della serata.
Oltre agli ex Helloween Kai e Michael sopra citati la band presenta personaggi storici della scena
metal mondiale come Mandy Meyer (ex Gotthard e Krokus),
Kosta Zaffiriou e Dennis Ward dei Pink Cream '69.
Quest'ultimo bassista e produttore di livello assoluto nonchè autore del 90%
delle canzoni degli Unisonic.
Nell'ora a disposizione ampio spazio ai brani dei due cd finora pubblicati dalla band.
Nonostante si fosse lesionato un legamento qualche giorno prima, l'immenso
Michael Kiske non ha voluto rinunciare allo show.
Si è presentato in stampelle e ha cantato per un'ora seduto su una seggiola.
Tutto questo non ha, naturalmente, penalizzato l'esibizione.
Michael si conferma cantante stratosferico, capace di toccare vette inarrivabili
per chiunque.
L'esibizione di "I want out", immortale cavallo di battaglia degli Helloween, cantato a
squarciagola da tutti i presenti, ha regalato emozioni e brividi a non finire.
La conclusione è invece riservata all'omonima "Unisonic".
Ma veniamo al piatto forte della serata.
Gli Edguy sono, indiscutibilmente, la creatura del loro leader maximo.
Quel Tobias Sammett, genio assoluto, creatore del progetto Avantasia e autore
di quasi tutti i pezzi nel repertorio della band.
Rispetto agli esordi gli Edguy sono diventati una perfetta macchina da palco.
Trascinati e guidati dall'istrionico Tobias sono un gruppo di amici che si diverte
e diverte.
La set list di questa sera rispecchia i miei gusti.
Pochi, pochissimi estratti dagli ultimi cd
(escluso l'ultimo, naturalmente, ben rappresentato da quattro brani) e ampio spazio
ai classici.
Si parte in quarta con "Love Tyger" singolo di presentazione dell'ultimo album.
Canzone catchy e di poche pretese ma coinvolgente e ruffiana al punto giusto.
A seguire "Out of vogue" e "Ministry of saints".
A questo punto Tobias diventa serio e dedica il brano seguente, la goliardica "Superheroes" (We never cry for love.... We are Superheroes!!!) a una persona a lui molto cara, un uomo dal
carisma incredibile, un grande compositore, un genio assoluto..... sè stesso!
Con "Defenders of the crown" si entra nel vivo e Tobias continua a interagire e scherzare
con il pubblico. Impossibile riportare e ricordare tutte le battute sciorinate dal singer.
Non avesse fatto il cantante avrebbe potuto fare benissimo lo showman.
Che poi, a ben vedere, è proprio quello che fa. Canta, balla e coinvolge il folto pubblico
di un "Live Club" ben gremito.
"Vain Glory Opera" è, cronologicamente, il primo pezzo di successo degli Edguy
e con quel coro fenomenale è praticamente impossibile restare indifferenti
(We live to fight the hand of doom, We got the pride to strike a fool...
Vain Glory be my wicked guide!).
L'immancabile assolo di batteria del bravo Felix Bohnke è una particolare rivisitazione
del tema di "Star Wars" e porta a "Space Police" altra title track (due titoli, due title tracks...)
del recente lavoro pubblicato dai nostri.
A questo punto Tobias dice che "c'è una canzone che gli Edguy non possono non eseguire
quando suonano in Italia...."
Il mio urlo "BABYLOOOOONNNNN!!!!!" credo si sia sentito fino in Germania.
E Babylon sia! Meravigliosa fast speed song.
Altro siparietto di Tobi per presentare la cover di "Rock me Amadeus" ("Avevamo proposto alla casa discografia di incidere questo pezzo. La risposta fu negativa. Ci dissero che una band Heavy Metal come noi non poteva fare un pezzo pop. A quel punto non potevamo fare altro che dire:
Fottetevi!
E l'abbiamo incisa ugualmente")
Si avvicina velocemente la fine del concerto. La ballad scelta per l'occasione è
"Land of the miracle". Poi un capolavoro assoluto come "Tears of a Mandrake" e pausa pre-bis.
Si riparte con la travolgente "Lavatory Love Machine" e si chiude, dopo un'ora e quaranta circa 
di spettacolo e divertimento assoluto, con "King of Fools".
In definitiva uno spettacolo da mettere nel cassetto dei ricordi migliori.
Sicuramente uno dei più belli visti negli ultimi anni.
Triste sarà il momento in cui mostri sacri come Iron Maiden, Black Sabbath, ACDC, Metallica...
appenderanno gli strumenti al chiodo.
Gli Edguy son tra i pochi new acts (non dimentichiamo che, pur essendo in giro da tanto tempo, nessuno della band ha compiuto quarant'anni) pronti a prenderne il testimone.














2 commenti:

  1. Grazie Luca per il tuo post sul concerto, la musica metallica è per me un universo sconosciuto ed essendo io cresciuta a pane e Bach la trovo di difficile comprensione e accettazione, le mie orecchie, ahimè, non sono abituate a certe sonorità, ma la musica è musica e nella sua universalità è un linguaggio complesso che merita di essere scoperto in ogni sua sfumatura ...
    Grazie a te ho avuto l'occasione di incontrare questa musica e così, come sovente accade nella vita, gli incontri inaspettati regalano piacevoli emozioni e quella bizzarra voglia di scoprire di più ... Tu mi hai fatto conoscere la parte più romantica, mi passi il termine vero?, di questa musica con alcune delle bellissime canzoni degli Edguy, una su tutte Save me ... I testi raccontano, nella loro dissacrante poetica, pezzi di vita vissuta fino in fondo, dove amore e sofferenza vengono esaltati dal connubio con quella musica ... Non può che essere così se melodia e armonia fossero diverse la canzone non creerebbe quel devastante impatto emotivo ...
    Grazie Luca per avermi fatto conoscere questo universo che forse mai avrei scoperto senza di te ... 
    Barbara

    RispondiElimina