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martedì 3 gennaio 2012

IVAN LENDL


La notizia che Ivan Lendl tornerà nel circuito come allenatore dello scozzese Andy Murray
mi ha riempito di gioia. Ivan è stato il mio idolo sportivo (calcio a parte) per tutta l'adolescenza.
Se la giocava con il grande Gianni Bugno ma tifare Lendl in quegli anni voleva dire lottare contro tutti.
Antipatico, con poco talento, odiato da tutti i tifosi di McEnroe, Becker, Edberg.....
Per me era il professionista assoluto. Arrivato a vincere 8 slam solo con la forza di volontà e uno
spirito di abnegazione mai visto sui campi da tennis.
Resta la macchia di non aver mai trionfato a Wimbledon (due finali) ma quello che ha fatto resta
nella storia.
Grande Ivan, bentornato!

3 commenti:

  1. Come dimenticare il suo dritto in corsa lungolinea...
    Che ci "azzecchi" con Murray, poi, è tutto da capire.
    Da tifoso di Stefanello Edberg ricordo con tristezza la sconfitta in finale all'Australian Open contro Ivan, ma per "merito", più che altro, del mal di schiena.
    Lendl resta nella storia anche per essere stato il primo testimonial di grido della Mizuno, con cui stipulò una sponsorizzazione miliardaria (in lire) lasciando la storica Adidas.

    I mitici anni ottanta...

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  2. La vittoria al Roland Garros 1984
    (primo Slam dopo quattro finali perse...) rimontando da 2 set a 0 contro McEnroe
    è uno dei ricordi più belli della mia adolescenza.
    Nello stesso giorno (10 giugno)
    Francesco Moser vinceva un
    incredibile Giro d'Italia rimontando su Laurent
    Fignon nella crono conclusiva di Verona.....
    Che giornata!!!

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  3. Penso che anche il Mac si ricordi bene quella finale :-)

    Quanto a Moser, pur con tutta la simpatia, disegnarono un giro su misura, dove la cima Coppi era un cavalcavia... e servì la super cronometro per strappare la corsa al compianto Fignon.
    Il francese, sfortunato come pochi, riuscì anche a perdere un tour per tipo 8 secondi, a favore di Lemond, per un banale fastidio al soprassella che condizionò la crono finale.
    C'est la vie...

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